Descrizione
Luana e Lucio si amano di un amore folle, letteralmente tale. Li unisce il sentimento e la passione, l’essere concittadini e coetanei, l’essere coinvolti in un patto scellerato sorto e alimentato da antiche credenze. Malocchi, maghi e sortilegi. Proprio così, pur essendo la vicenda ambientata nella Sicilia degli anni ottanta. Del Novecento. Ma la testarda volontà di possedere l’uno/l’altra è tale da suggerire il ricorso all’esoterico, alla magia. All’irrazionale pur di “avere”, di “amare”. Vito Campo racconta una storia che ha del tutto inventato. Anzi, non proprio del tutto. Perché la vicenda di Luana e Lucio prende spunto da un fatto realmente accaduto. In una delle più belle e apprezzate località rivierasche della Sicilia sud-orientale. In mare. Tra gli scogli. Quando venne ritrovata una busta di plastica con dentro una bottiglia, e dentro la bottiglia carte e fotografie. E non si dovrà dire oltre, ché il libro va letto. Ma si badi: quella bottiglia, quelle carte, sono vere, reali, concrete. Vito le ha solo trovate e lette. Con tanto di nomi e precisi riferimenti. Da quel “ritrovamento” parte il romanzo, la creazione di Vito che non nuovo alla scrittura bella ed elegante, classica e comprensibile, in questa occasione ha regalato al lettore belle pagine di letteratura alta, di spunti di riflessione, e, a ben vedere, di passione per la vita.
[Saro Distefano]
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